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martedì 13 marzo 2018

RECENSIONE: LOVE STORY DI ERICH SEGAL


Titolo: Love story

Autrice: Eirch Segal

Casa Editrice: Sperling & Kupfer


Genere: Romance


Data di pubblicazione: 6 Febbraio 2018


Pagine: 228

Prezzo: € 15.90 (cartaceo)



Trama
Lui è Oliver Barrett IV, figlio di una ricchissima famiglia della East Coast, giocatore di hockey, studente ad Harvard, già lanciato verso una brillante carriera in Legge. Lei è Jennifer Cavilleri, studentessa di musica dal look un po' hippie, figlia di un italo-americano che si guadagna da vivere in maniera semplice e onesta come pasticciere. Opposti in tutto ma, proprio come gli opposti, inevitabilmente attratti l'uno dall'altra. Appartengono a due mondi lontani, ma basta un incontro casuale per accendere tra loro una passione capace di superare barriere, sfidare convenzioni, stravolgere sogni e progetti. Lui, abituato a conquistare trofei e ragazze, è folgorato dall'ironia tagliente di Jenny e dalla sua capacità di leggergli dentro e capirlo nel profondo. Lei, solare e ostinata, affronta la vita con grinta e coraggio, anche quando la vita stessa mostra il suo volto più duro. Anche quando chiederà a entrambi la prova più difficile. Questa è la storia di due ragazzi che si sono amati a vent'anni. Di un amore intenso, struggente, indimenticabile. 

Love story di Erich Segal è stato pubblicato per la prima volta nel 1970.  Nel dicembre dello stesso anno ne fu pubblicato anche l’omonimo film.  Il film, drammatico e commovente come pochi, diretto dall’esperto Arthur Hiller ebbe un successo stratosferico. In realtà, è proprio durante le riprese del film che Erich Segal iniziò la stesura del best-seller, il quale era infatti proprio tratto dalla sceneggiatura del film.
Quest’anno la Sperling & Kupfer ha deciso di pubblicare nuovamente questo best-seller 
senza tempo, dando quindi modo anche alle nuove generazioni di apprezzare la storia triste e struggente di Oliver e Jennifer. 

Oliver Barret IV è il classico figlio di papà. Ricchissimo, iscritto all’università di Harvard e famoso giocatore di hockey, Oliver è sempre stato il ribelle della famiglia. Il suo rapporto conflittuale con il padre ne è la prova.
Jennifer Cavilleri non potrebbe essere più diversa. Umile, senza un soldo e studentessa di musica, ha sempre dovuto lottare per raggiungere i suoi obiettivi. 
Eppure, nonostante la differenza tra questi due protagonisti sia così marcata, Oliver e Jennifer lentamente si innamorano l’uno dell’altra. Il loro primo incontro è ironico, divertente, tenero. Sa strappare al lettore qualche sorriso. 
Purtroppo però nell’America degli anni 70 l’unione di due persone, appartenenti a classi sociali così diverse, non era di certo ben visto. Il primo ad opporsi a questo rapporto sarà infatti proprio lui, il padre di Oliver, deciso a porre un freno all’ennesima sciocchezza commessa dal figlio.
Ma quello tra Oliver e Jennifer è un amore vero. Uno di quelli che fa battere il cuore. Il loro è un amore per il quale lottare e Oliver e Jennifer sono pronti a tutto pur di vivere insieme. Persino se questo vuol dire rinunciare all’eredità di famiglia, o a quella scuola a Parigi tanto desiderata.
Quando tutto finalmente sembra andare per il verso giusto, i due giovani innamorati saranno posti di fronte l’ennesima battaglia. Ma quest'ultima è una battaglia che non potrà esser vinta.

Sebbene le premesse per un ottimo libro ci siano tutte, non posso che ammettere la mia cocente delusione. Non sono riuscita proprio ad apprezzare lo stile dell’autore, il quale sembra più aver dato vita ad una scenografia piuttosto che ad un vero e proprio libro best-seller. La narrazione è frettolosa, ed in poco più di duecentoventi pagine, l’autore si ritrova a raccontarci l‘intera vita insieme dei nostri due protagonisti. La sua penna non è riuscita a trasmettermi nessuna emozione.  
Certo, "Love story" è sicuramente una lettura scorrevole, il libro si legge in poco più di un paio d'ore. Il problema è che gli eventi si susseguono in maniera troppo frettolosa, e la narrazione diviene quasi superficiale. Probabilmente anche il pov in terza persona non aiuta il lettore ad immedesimarsi completamente nella storia.
Gli stessi personaggi son descritti, a mio parere, in maniera troppo marginale riducendosi talvolta a dei meri steriotipi. Oliver il riccone figlio di papà. Jennifer la squattrinata con tanti sogni nel cassetto. 
Non riesco a smettere di pensare che una storia di sacrificio, dolore, passione, amore come quella tra Oliver e Jennifer meritava qualcosa in più. Meritava probabilmente un'analisi più profonda sia dei personaggi che della storia in sè. 

Non mi sento però di sconsigliarvi questa lettura. "Love story" è, a mio avviso, un libro che va letto in quanto è probabilmente considerato l'antenato diretto di tutte le love story moderne.




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